Tratto da "il manuale del criceto":
Con l’avanzare dei giorni i piccoli inizieranno ad essere ricoperti da una sottile peluria e già intorno ai 6 giorni
è possibile stabilire con certezza il colore dei neonati.
Verso gli 8 giorni è spesso possibile riconoscerne il sesso osservando la distanza anogenitale. Già da adesso i
piccoli inizieranno a mangiare ciò che la madre ha accumulato nel nido; gli individui più intraprendenti iniziano
anche ad allontanarsi dalla tana.
Entro il 14° giorno di vita i cuccioli aprono gli occhi; ogni piccolo ha un suo ritmo di crescita, perciò potrebbe
aprirli prima così come potrebbe farlo dopo. Inoltre gli occhi non vengono aperti contemporaneamente, quindi
non occorre preoccuparsi se uno dei due sembra ancora chiuso. Quando i piccoli sono fi nalmente in grado di
vedere il mondo esterno, iniziano ad esplorare l’ambiente circostante e ad introdurre nell’alimentazione anche
semi di maggiori dimensioni e vegetali meno teneri. In questo periodo emergerà chiaramente il carattere di
ogni criceto e i cuccioli inizieranno a giocare tra loro per stabilire la gerarchia: capita che squittiscano ma ciò è
perfettamente normale ed è impossibile che si feriscano a vicenda. Il proprietario può iniziare a ‘manipolare’ i
piccoli ma è fondamentale osservare come reagisce mamma criceta: è indispensabile che sia tranquilla e a suo
agio anche con la nostra mano nella gabbia. I cuccioli si muovono molto velocemente, quindi è consigliabile
tenerli in mano a poca distanza da superfi ci o pavimenti per evitare cadute che possono essere pericolose.
Al raggiungimento del 21° giorno di vita i cuccioli si possono considerare svezzati ma è bene che restino
con la madre fi no al compimento del mese di età perché spesso continuano ad assumere piccole dosi di latte
dalla femmina. Dopo un mese è però necessaria la separazione per sesso, poiché, avendo raggiunto la maturità
sessuale, si potrebbero avere nuove cucciolate.