lo so, non mi faccio vivo da un po'. Il fatto è che sono stato molto preso con Elina e nel poco tempo che avevo non mi veniva voglia di girare su Internet.
Vi racconto gli eventi. Elina aveva (con ogni probabilità) un brutto tumore ed è stata operata. Avendo acquisito una notevole esperienza personale, ho pensato di raccontarvi tutto nei dettagli, potrebbe essere utile per chi avesse esperienze simili.
Alcune settimane fa, ricresce a vista d'occhio e diventa ENORME, praticamente le prendeva tutta la zona tra la zampa anteriore e la posteriore e, sebbene sembrasse arzilla e vivace come sempre, la impacciava molto nei movimenti. Chiamo il veterinario (esperto in esotici e fidatissimo).
VALE LA PENA OPERARE?
Il veterinario mi dice immediatamente che quasi di certo è un tumore. Visto che Elina è ancora abbastanza giovane (un anno e mezzo, poco più), mi dice che è consigliabile operare. Se fosse stata anziana, mi ha detto, mi avrebbe sconsigliato di sottoporre l'animale ad un intervento complicato e debilitante, tanto sarebbe vissuta ancora poco: a quel punto la cosa migliore è rimanere in "vigile attesa", tenere l'animale vivo fintanto che sta bene, nel caso ricorrere all'eutanasia.
Ma Elina è giovane e le probabilitàdi successo sono molto alte. Se poi l'intervento andràbene, potràraggiungere con tranquillitàla fine del suo ciclo vitale senza (speriamo) ulteriori problemi.
L'OPERAZIONE
Questa è la parte più delicata. Per operare un criceto, occorre avere queste premure:
-che il veterinario sia esperto in esotici
-che l'anestesia sia di tipo gassoso: tutte le anestesie hanno un minimo di rischio, ma quella gassosa, per i roditori, è quasi certamente innocua, mentre quella per iniezione rischia seriamente di ammazzare l'animale; chiedete e insistete, se necessario
-se possibile, far usare punti autoassorbenti, così scompaiono da soli nell'arco di pochi giorni.
Il mio veterinario è bravo ed ha organizzato l'intervento nell'ambulatorio di una sua collega specializzata in anestesiologia, per garantire le condizioni migliori possibili.
Questo è stato, purtroppo, il caso di Elina, per la quale il tumore era più compatto ed adeso del previsto. Quando sono entrato a riprenderla, il veterinario mi ha detto: "Non ti spaventare, è viva". L'immagine era straziante: la cricetina riversa su un lato, col pelo rasato lungo la ferita (enorme), respirava piano. Mi ha fatto una gran pena. Il veterinario mi ha detto di lasciarla dormire liberamente nei primi giorni, svegliandola solo per somministrarle l'antibiotico.
I PRIMI GIORNI
La criceta saràcertamente provata, quindi bisogna metterla in grado di riposarsi al meglio e di non fare alcuna fatica. Pertanto, riorganizzare la gabbia come segue:
-togliere la ruota. All'inizio non ci andràdi suo, ma appena si sente un po' meglio può andarci e ciò può farle venire via i punti
-mettere casetta, cibo e beverino al piano terra della gabbia. Difficilmente avràla forza di arrampicarsi
-togliere completamente la lettiera: potrebbe attaccarsi alla ferita. Per qualche giorno (anche una settimana), il fondo deve essere costituito da carta igienica. Ovviamente questo rende la gabbia meno ordinata e la carta va cambiata spesso, ma bisogna farlo, che diamine!
ALIMENTAZIONE
Fornire alimenti molto proteici. Siate generosi, poco importa se fornite dosi eccessive. In fondo l'animale ha perso una parte consistente del proprio corpo e deve sostentarsi. Io, oltre ai semini, le ho somministrato un biscottino per criceti, spinaci, pecorino stagionato, piselli, pomodoro, mozzarella.
ANTIBIOTICO
Per una settimana circa, a partire dal giorno stesso dell'intervento, occorre dare all'animale dell'antibiotico. Esso va dato una volta al giorno, alla stessa ora circa. Io ho deciso di darglielo dalle 23 a mezzanotte. Se necessario, svegliate l'animale, è sgradevole ma va fatto.
Occorre tenere l'animale fermo con una certa fermezza e iniettare in bocca l'antibiotico. Il problema è che, dopo un paio di giorni, il criceto può capire che, se lo vuoi prendere in mano, vuoi somministrare l'antibiotico. Elina, che è sempre stata socievolissima e mi veniva in mano spontaneamente, ora è un po' diffidente: se l'accarezzo va bene, se le porgo del cibo lo prende, ma se cerco di sollevarla si mette sulle difensive, squittisce e, spesso morde. L'ha fatto più negli ultimi due giorni che in tutto il resto della sua vita.
La soluzione? Io mi metto uno spesso guando di lana per sollevarla, le sparo l'antibiotico in bocca e la rimetto in gabbia. Mi dispiace trattarla così, ma è necessario. Mi duole tanto che sia diventata diffidente nei miei confronti, ma nutro la speranza che, col tempo e una volta ristabilitasi, torni come prima.
In questi casi si può fare un esame istologico, è opzionale. Che cosa significa? Si può analizzare in laboratorio la massa asportata per verificare che cos'era esattamente e poter fare considerazioni di natura clinica post-operatorie, al fine di avere informazioni utili sulla salute dell'animale e, se necessario, prendere dei provvedimenti in futuro.
Per i risultati ci vuole una decina di giorni almeno, io sono ancora in attesa.
COSTI
Quando parliamo della sopravvivenza di un animale, parlare di costi è chiaramente del tutto secondario, però giustamente vediamo di definire quanto può costare operare un criceto di tumore.
Il mio veterinario (onesto) mi ha fatto un prezzo globale comprensivo di:
visita a domicilio - intervento - applicazione di liquidi ricostituenti e oppiaceo dopo l'intervento (non previsto ma necessario) - esame istologico.
Ora sono passati quattro giorni dall'intervento. Elina sembra stia meglio, ogni tanto mi stupisce facendosi trovare in cima in cima alla gabbia (alta e con espansioni), dimostrando quindi di essere riuscita ad arrampicarsi. Mi sento fiducioso, di certo ora sembra che sia sulla giusta strada.
I tumori uccidono tanti criceti. Non auguro a nessuno di avere un'esperienza simile, ma se dovesse succede, spero che queste mie righe possano essere utili.
Saluti,
Théoden
Multa non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus sunt difficilia (Seneca).
Come sempre sei impareggiabile...mi dispiace moltissimo per quello che è successo ad elina e spero di tutto cuore che si riprenderàpresto e questa triste vicenda diventi solo un vago ricordo. La guida è senz'altro ultilissima, ma spero di non doverci mai ricorrere
Grazie per le utililissime info, Théoden.
Leggendo le tue parola mi sono immedesimata e ho solo potuto immaginare quanto dura deve essere stata per te, ma soprattutto per la piccola Elina. Spero con tutto il cuore che si ristabilisca e torni ad essere la cricetina socievole di una volta! Forza piccola!
anzitutto, noto che qualcuno ha messo in rilievo questo filone. Va bene, certo, non volevo farlo io per non sembrare protagonista, ma in effetti potrebbe essere utile ad altri.
Elina sembra stare decisamente meglio, ha ripreso peso, ormai si arrampica fino in cima alla gabbia (lentamente, non sempre, ma lo fa). Non le ho ancora rimesso la ruota per paura che si rompa i punti, che però si stanno assorbendo. Sul fianco sta ricrescendo il pelo. E soprattutto, non sembra più così aggressiva, si fa prendere in mano facilmente e fa meno storie quando le somministro l'antibiotico, che le devo dare ancora solamente per oggi.
Insomma, oggi chiamo il veterinario e mi consulto con lui, ma oserei dire che la fase critica sia passata.
Saluti,
Théoden
Multa non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus sunt difficilia (Seneca).
vi aggiorno sulla situazione di Elina. Oggi, con un certo anticipo sul previsto, ho ricevuto i risultati dell'esame istologico.
Purtroppo, come temevamo, Elina aveva un brutto tumore maligno, per la precisione un fibromixosarcoma. Questo tipo di neoplasie, peraltro piuttosto raro, è aggressivo e, purtroppo, infiltrante.
Che cosa significa? Che potrebbero esserci metastasi. Ovvero, può darsi che qualche cellula tumorale si sia staccata dalla massa prima che fosse rimossa e che sia in circolo per l'organismo della cricetina, in attesa di attaccarsi da qualche parte e ricominciare a crescere.
Non c'è modo di esserne certi: anche una lastra, per animali così piccoli, non può essere sufficientemente precisa da consentire di pronunciarsi correttamente.
Ci sono però degli aspetti positivi: normalmente la ferita dell'operazione, in caso di un tumore del genere, non si rimargina, invece in Elina si è rimarginata perfettamente. Eppoi la cricetina sta benissimo, si arrampica, scorazza... Quindi il suo organismo è ancora forte e reagisce. Incrociamo le dita: forse non ci sono metastasi.
Se poi ci fosse qualche metastasi, ma di scarsa entità, visto che Elina ha giàun anno e otto mesi, è possibile che il tumore non abbia il tempo di riformarsi prima che giunga al termine il suo ciclo vitale.
Insomma, la malattia era grave, anzi, gravissima, tuttavia c'è la speranza che d'ora in poi non si abbia più quel problema. Se poi il tumore si riformasse troppo presto, la terremo in osservazione e la lasceremo vivere fintanto che non soffrirà.
Oggi comunque le ho rimesso la lettiera, così si diverte un po' a scavare e seppellire i semini.
Saluti,
Théoden
Multa non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus sunt difficilia (Seneca).