FINALE
Il 22 ottobre mi contatta una ragazza davvero a modo, molto gentile e beneducata.
Mi spiega che ha visto le foto di Gigi e che lo vorrebbe. È talmente ansiosa che pensa di portarselo via al primo colpo.
Le dico di no, ma che può venire a conoscerlo.
Viene sabato ed è amore a prima vista per entrambi. Lui gioca con lei, mangia dalle sue mani e lecca pure le dita. Si nasconde sotto il letto, ma poi esce e fa lo scemarello.
A me piace. A Gigi anche. È simpatica, brava, giovanissima ma quasi laureata, ci si parla davvero piacevolmente. Ha già avuto una gatta e il fidanzato pure. Sono prontissimi.
Domenica mattina, viene assieme al moroso e dopo un'oretta di giochi e caffè, portano via Gigi.
Arrivato in casa nuova, il piccolo si nasconde dietro il wc e resta là. Normale.
Gli danno il pranzo e Gigi scopre che può stare sotto al divano e così passa il pomeriggio lì. (Meglio del gabinetto)
Usa la lettiera, ma ha paura e non si avvicina. Come dargli torto? Si era abituato a dormire con me alla mia presenza, a una casa a una lettiera e poi, viene chiuso in un trasportino e portato via. Chissà cosa ha pensato.
Questa mattina, meno di 24 ore dopo, mi arriva questa fotografia; il messaggio dice solo "Buongiorno!"
Sono davvero felice per Gigi.
Quei due ragazzi sono adorabili e sono certa gli daranno il meglio!
Per quanto riguarda me, ho pianto tutte le lacrime che avevo a disposizione, sono stata malissimo, e ancora oggi, con gli occhia da panda, mi sento scombussolatissima.
Tutti mi dicono "Ma hai fatto un vero miracolo, non sei contenta?"
Certo, ma a me non è rimasto nulla. La soddisfazione non riempie il vuoto estremo che questo piccolo furfante ha lasciato.
Siamo onesti.. era un cucciolo e il fattore cucciolo aiuta non poco. Poi sarebbe cresciuto e sarebbe diventato una routine. Noi tutti amiamo i nostri animali, ma anche i nostri spazi, i nostri momenti e tendiamo, alla lunga, a dare per scontata la loro presenza.
Amavo Gigi alla follia perché era una novità, perché era piccolo, perché mi ha voluto un sacco di bene, ma ho preso la decisione, saggia, di trovargli una famiglia che potesse prendersene cura meglio di come avrei potuto fare io.
È facile cedere al fascino di una bestiola piccola e indifesa, ma poi c'è il veterinario, la castrazione, gli antiparassitari, il vaccino, il microchip, malanni vari, pappe per potenziali 16-20 anni, cucce, snack, giochini, riparazione cose che rompe (es. tende o lenzuola), chi se ne prende cura se siamo in viaggio o se ci ammaliamo ecc ecc ecc...
20 anni sono una vita.
Se il vostro bambino interiore inizia a fare i capricci e volete assolutamente un gatto o un cane o un criceto o un animale a scelta, pensateci. Parlategli. Ragionateci. E poi, se decidete per il no, soffriteci pure, perché è giusto, ma al PRIMO POSTO, mettete la vita dell'animale e non i vostri desideri o capricci del momento.
Grazie a nome delle bestiole di tutto il mondo.
E un pensiero amorevole a tutte le stallanti e volontarie che non so che stomaco devono avere, perché dopo una sola esperienza io sono distrutta, non immagino loro. Chapeau!
Buona vita GIGI
Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso - Anne Herbert -