Zoihr ha scritto:E' sempre il cane che si morde la coda, da un punto di vista è atroce uccidere gli animali, ed è brutto morire in qualsiasi modo, dall'altro però seguiamo la nostra natura, ci facciamo i barbecue coi pesci e mangiamo carne ..cosa sarebbe migliore..non mangiare nessun animale in quanto proibito da una personale etica o mangiarli ugualmente e perlomeno sperare che muoiano non fra atroci sofferenze ma nella maniera più rapida e meno traumatica possibile?
Io la risposta non ce l'ho.
Potrei sostenere con lo stesso livore entrambe le tesi...ma poi mi accorgerei che nel mio quotidiano non cambia niente.
Sarà la mia natura, ma non riesco a fare a meno della carne..per quanto crudele possa essere, dopo un po' che non ne mangio divento vampiro come Vectval..
Secondo me l'unica cosa giusta è fare quel che ci si sente.
Un po' come il discorso criceti: meglio adottarli per non incentivare le vendite (giustissimo!), però poi quando vedi quelli nel negozio che si mangiano fra di loro che fai li lasci lì? (evvai mille dubbi!!!)
Per ogni cosa il giusto e lo sbagliato non sono così netti, quindi uno fa quel che crede più giusto.
@vab: Come ho detto io di pesci non me ne intendo, ignoravo proprio che si potesse rompere l'osso del collo ad un pesce. Forse lo ignorano anche tutti quelli che non mangiano pesce per quel motivo però.
comunque ho visto sempre mio cugino che va a pesca e non fa niente del genere, anzi una volta un polpo dal secchio è arrivato fino al posto di guida, pensa te quanto era morto!
Vabbè, ho un cugino selvaggio quindi.
@Metal_Hamster: La polemica secondo me c'è stata solo perchè era un cane e in Italia i cani sono ritenuti animali al limite della sacralità. Se avessero cotto un pesce rosso o un criceto ci sarebbe stato molto meno sdegno.
Detto questo mi pare ovvio che il punto è proprio la sofferenza dell'essere vivente. Se una cosa non soffre, non mi da fastidio mangiarmela. Se soffre come minimo un po' in colpa mi sento nel farla soffrire...