Vivli' ha scritto:Lupa, tranquilla! ! Nesuno se la prenderà con te! Abbiamo detto più volte che traduci da un altro sito !
E ognuno é libero di concordare o dissentire!
Quoto
Lupa, io penso che non ti devi far condizionare.
Hai tradotto del materiale e hai fatto un bel lavoro (dare informazioni e instaurare una discussione, penso sia sempre una cosa positiva). Io ho fatto degli appunti su quello che era affermato, abbiamo chiarito che tipo di informazioni ci sono sul sito di Aae (è importante che le cose si chiariscano in prospettiva di un futuro miglioramento, più circolano le cose, maggiori possibilità ci sono).
Poi è chiaro che quando in un determinato campo circola molta imprecisione, le informazioni corrette sono rimescolate con quelle che non lo sono, c'è spazio a tutti i discorsi di questo mondo, belle frasi che sono parole in libertà sulle reminiscenze di quello che si è letto qua e là nel web e si finisce per teorizzare e analizzare una parola o un titolo.
E' anche per questo, che sono convinta della necessità di restare molto attaccati ai casi reali evitando l'estrazione di guide e ricettine inevitabilmente incomplete e imprecise. Che troppo facilmente sfuggono di mano, finendo per indurre scelleratezze in chi si ferma lì (magari leggendo solo metà delle frasi) o puri esercizi di bella prosa.
E' lunga la strada per arrivare a chiarire le cose per bene ed è estremamente difficile reperire fonti serie.
Ci sono solo, da una parte i lavori scientifici sull'anatomia, fisiologia e sulle patologie dei criceti. Ma sono fatti su criceti nei laboratori, per comprenderli occorrono delle basi specialistiche seri, una buona abilità di sintesi e un'ottima capacità di inserire quel particolare studio nel contesto generale. I veterinari possono dare un contributo fondamentale in questo, ammesso di trovare quelli veramente interessati ai criceti.
Dall'altra ci sono le esperienze di chi li cura, quindi un mondo molto variegato pieno di discussioni, di opinioni, di cose da controllare.
In paesi come ad esempio l'Inghilterra, dove da anni c'è un circuito di mostre strutturato, si trova un po' di materiale degli allevatori, dei giudici di gara. Avevo letto parecchie cose e trovato anche delle cose interessanti, ma inserirle correttamente in un contesto è tutt'altra cosa. E poi hanno tante forzature, perché sono state messe a punto con l'obiettivo di portare gli animali ad un esposizione competitiva, mentre il nostro obiettivo di far vivere bene gli animali è completamente diverso.
In mezzo ci dovrebbero essere i lavori dei biologi, degli etologi, ma si riesce a reperire veramente pochissimo e ho seri dubbi sul fatto che ci sia tanto da reperire.