Ciao a tutti! Scrivo questo topic più che altro per avere pareri da parte vostra sulla tematica delle adozioni. Nello specifico mi riferisco alle adozioni di cavie peruviane, ed a quello che mi è stato detto dalla ragazza che bisognava contattare tramite l'associazione (non farò il nome, ma se vi interessa scrivetemi un mp).
Moooolto tempo prima di adottare le due caviette che ho adesso (femmine) avevo un maschio (che ho ancora ovviamente) rimasto solo dopo la prematura morte della compagna.
Decisi, dopo vari rimurginamenti, di contattare un'associazione che si occupava delle adozioni di cavie, conigli e criceti.
Scrivo una mail, spiegando la mia situazione nel dettaglio, (quindi anche le patologie varie appena curate alla mia cavia), specificando che la cavia aveva una camera messa in sicurezza totalmente a sua disposizione, annessi e connessi.
La camera è 50 mq, quindi avrei anche potuto dividerla a metà in modo che le cavie avessero comunque 25 mq a disposizione.
Una ragazza risponde alla mia mail, chiedendomi che lavoro facevo, di cosa mi occupavo, quante ore stavo fuori casa ecc
Rispondo a tutto tranquillamente. Seconda mail, in cui lei mi esprime il suo parere. Secondo lei lavoravo troppe ore al giorno, avrei lasciato troppo tempo una ipotetica adozione da sola, il mio caviotto era un pericolo in quanto non castrato, la camera tutta per loro andava bene ma gli spazi dovevano essere ripartiti in altro modo ed altre cose di cui onestamente non ricordo, le principali erano queste. Ho desistito. A malincuore, ho desistito.
Io ho un veterinario esperto in esotici (a 5 minuti da casa mia) che ad ogni visita mi fa i complimenti per come sono tenuti i miei roditori, ed è un veterinario severissimo. Ma oltre a questo, io mi chiedo: se rispondo a tutti i requisiti richiesti, se soddisfo tutte le richieste per l'adozione, perché mi devi venire a dire "eh dovresti lavorare meno ore"? Che cavolo di risposta è? Poi ci credo che si lamentano che le persone non adottano, se vogliono trovare qualcosa che non va anche dove non c'è.
Sai, il punto principale è questo: le associazioni vogliono che le cavie siano tenute in compagnia di loro simili, quindi bisogna creare almeno una coppia. Di solito è preferita la coppia maschio sterilizzato- femmina o due femmine. Due maschi integri, se non hanno mai convissuto prima sono un po’ a rischio. E in questo caso non so come si comportino le associazioni, se lasciano la cosa a discrezione del volontario, se hanno una posizione precisa, ecc. Credo che le ore di lavoro siano riferite al fatto che difficilmente avresti potuto monitorare due maschi in caso di bisticci o vere zuffe… almeno è l’unica ragione che ci vedo. Poi non saprei dire se alcuni esagerano con le richieste all’adottante o se sono sempre ragionevoli. So che molti potenziali adottanti si lamentano e questo dovrebbe far riflettere.
Poi c’è un’altra considerazione da fare: alcune associazioni hanno spazi e tempo limitati, e sono più accomodanti quando possono avere un’adozione. In altre situazioni invece le cavie da adottare hanno già grandi spazi e stanno molto bene: non possono essere date in adozione con il rischio che si trovino peggio anzichè meglio di prima quindi sono più esigenti su certi punti.
Io sarei per incentivare sempre le adozioni, specie se si trova un adottante che dispone di grandi spazi e che è ferrato sulla gestione dell’animale, ma non tutti la pensano allo stesso modo…
Credo credo che l'interpretazione di franci sia corretta in tutto, le associazioni vogliono di solito "accasare" le cavie in coppie o trii con maschi castrati. Ma personalmente io avrei trovato la tua una buona sistemazione perchè la cavia sarebbe stata comuqnue in compagnia.
Detto questo trovo anche io che ci sia una certa difficoltà nell'addottare, perchè le associazioni vogliono che gli animali sianono tenuto "come dicono loro" e sono poco propense ad accettare variazioni.
Ad esempio io non ho potuto adottare (il criceto) da un'associazione perchè non piaceva l'alimentazione che davo, e da un'altra perchè non piaceva che usassi il truciolo e perchè mi si voleva fare un preaffido visitandomi a casa (cosa che io trovo esagerata), ho poi adottato da una terza, ma con una certa fatica perchè mi si chiedeva di ogni cosa che marca avrei usato...alla fine ho detto: "vi capisco, ma io onestamente non intendo impegnarmi a comprare determinate marche per anni, voglio un certo margine di libertà, o lo accettate o rinuncio senza rancore e senza polemica", alla fine hanno accettato.
Questo per dire che comunque non è semplice per nessuno. Non è semplice per chi vuole adottare e non è semplice per i volontari decidere di affidare la vita di un animale a qualcuno.
Secondo me forse è più facile quando adotta un neofita che fa tutto quello che gli viene detto, chi ha esperienza invece preferisce gestire le cose in modo un po' più indipendente e non sempre le gestioni sono considerate idonee o ottimali.
Pandino: ottobre 2020 - febbrario 2023 Timmy: gennaio 2018 - settembre 2020 Paolina: settembre 2015 - maggio 2018 Grisù: luglio 2013 - novembre 2015
franci_fra3 ha scritto: ↑29/05/22, 15:01
Sai, il punto principale è questo: le associazioni vogliono che le cavie siano tenute in compagnia di loro simili, quindi bisogna creare almeno una coppia. Di solito è preferita la coppia maschio sterilizzato- femmina o due femmine. Due maschi integri, se non hanno mai convissuto prima sono un po’ a rischio.
Sarebbero stati divisi in una stanza, assieme ma divisi da una barriera mi pare di capire...
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kenzia7 ha scritto: ↑30/05/22, 13:16
Sarebbero stati divisi in una stanza, assieme ma divisi da una barriera mi pare di capire...
Esatto, proprio così. E comunque al momento dell'ipotetica adozione la mia intenzione era di adottare due femmine.
Non trovo sensato per nulla avere così tante pretese, le comprenderei se chi adotta volesse mettere l'animale in 20 cm di spazio, se volesse usare cibo industriale, se non avesse vicino un veterinario esotico, qui sarei la prima a dire che comprendo benissimo. Ma quando trovi una persona che ha una stanza a disposizione, ha un veterinario esotico a 5 minuti da casa, usa il meglio come alimentazione e comunque le viene detto "eh però"...mi viene da pensare che alle associazioni piaccia tenere li gli animali senza mai farli adottare. Anche il fatto che "in alcune associazioni gli animali stanno già bene, quindi devono solo andare in meglio" d'accordo, allora perché ogni associazione spinge per le adozioni?
Prendono qualche sovvenzione? Qualche fondo comunale? Qualcosa? Altrimenti non ha nessun senso
kenzia7 ha scritto: ↑30/05/22, 13:10
Credo credo che l'interpretazione di franci sia corretta in tutto, le associazioni vogliono di solito "accasare" le cavie in coppie o trii con maschi castrati. Ma personalmente io avrei trovato la tua una buona sistemazione perchè la cavia sarebbe stata comuqnue in compagnia.
Detto questo trovo anche io che ci sia una certa difficoltà nell'addottare, perchè le associazioni vogliono che gli animali sianono tenuto "come dicono loro" e sono poco propense ad accettare variazioni.
Ad esempio io non ho potuto adottare (il criceto) da un'associazione perchè non piaceva l'alimentazione che davo, e da un'altra perchè non piaceva che usassi il truciolo e perchè mi si voleva fare un preaffido visitandomi a casa (cosa che io trovo esagerata), ho poi adottato da una terza, ma con una certa fatica perchè mi si chiedeva di ogni cosa che marca avrei usato...alla fine ho detto: "vi capisco, ma io onestamente non intendo impegnarmi a comprare determinate marche per anni, voglio un certo margine di libertà, o lo accettate o rinuncio senza rancore e senza polemica", alla fine hanno accettato.
Questo per dire che comunque non è semplice per nessuno. Non è semplice per chi vuole adottare e non è semplice per i volontari decidere di affidare la vita di un animale a qualcuno.
Secondo me forse è più facile quando adotta un neofita che fa tutto quello che gli viene detto, chi ha esperienza invece preferisce gestire le cose in modo un po' più indipendente e non sempre le gestioni sono considerate idonee o ottimali.
Anche a me avevano detto che lo step successivo sarebbe stato visionare la casa, e pensa che avevo pure dato la disponibilità.
Elena1996_2 ha scritto: ↑30/05/22, 23:05
Anche a me avevano detto che lo step successivo sarebbe stato visionare la casa, e pensa che avevo pure dato la disponibilità.
Beh, per cavie e conigli, come per cani e gatti è giusto visionare la casa. Sono d'accordisdimo. Io non lo trovo giusto o necessario per i criceti. La casa del criceto è la gabbia, una volta che mando 10 foto della gabbia da ogni angolazione non vedo perché voler venire a casa mia.
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Elena1996_2 ha scritto: ↑30/05/22, 23:02
mi viene da pensare che alle associazioni piaccia tenere li gli animali senza mai farli adottare. Anche il fatto che "in alcune associazioni gli animali stanno già bene, quindi devono solo andare in meglio" d'accordo, allora perché ogni associazione spinge per le adozioni?
Prendono qualche sovvenzione? Qualche fondo comunale? Qualcosa? Altrimenti non ha nessun senso
Su questo non sono d'accordo. Sono assolutamente certa della buona fede delle associazioni. Hanno dei loro criteri e li seguono.
Alcuni sono troppo rigidi anche secondo me, ma de resto sono i loro animali e le tegole le decidono loro.
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kenzia7 ha scritto: ↑31/05/22, 1:02
Su questo non sono d'accordo. Sono assolutamente certa della buona fede delle associazioni. Hanno dei loro criteri e li seguono.
Alcuni sono troppo rigidi anche secondo me, ma de resto sono i loro animali e le tegole le decidono loro.
Certo, ovviamente. Ma allora che non cerchino adottanti. Non ha senso cercare adottanti se poi un adottante con requisiti viene scartato perché "eh...lavori troppe ore" onestamente ho risposto "eh sa, per non morire di fame né io né la cavia"
Elena1996_2 ha scritto: ↑31/05/22, 20:04
Certo, ovviamente. Ma allora che non cerchino adottanti. Non ha senso cercare adottanti se poi un adottante con requisiti viene scartato perché "eh...lavori troppe ore" onestamente ho risposto "eh sa, per non morire di fame né io né la cavia"
Ovviamente ti hanno detto un stupidaggine, e hanno perso un'ottima adottante.
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