dottanelli ha scritto:
Benissimo, sono felice che non ci siano solo ROBOT della sapienza......io ho partecipato al parto di mio figlio(sono un uomo), mia moglie ha travagliato per 24 h, momenti davvero indimenticabili, e non credo affatto dettati da EGOISMO, ma anzi da AMORE per la vita.......Gli animali in genere, (anche se in questo forum ho letto che i criceti non sentono la necessita di fare figli, ma allora perche si accopiano ad ogni occasione???ndr), sentono il bisogno di continuare la loro stirpe.
Non discuto il singolo caso. Né tanto meno la buona fede. Eppure, per quello che vedo attorno a me, i figli generalmente "càpitano", per errore o al momento sbagliato... Poi magari si tengono e sono tutti felici e contenti.
Non dubito che la stragrande maggioranza dei genitori ami i propri figli, ci mancherebbe. Solo, non vedo come amore ed egoismo debbano essere mutualmente esclusivi. Le due cose spesso si intersecano, magari in maniera non ovvia. Esempio? Un genitore ama il proprio figlio, è disposto a sacrificare molto per lui, poi però vorrebbe che facesse l'aviatore e non il ciabattino, o comunque vorrebbe influire sulle sue scelte di vita. Un genitore insegna al figlio a pescare perché lui ha la passione della pesca, ma sottovaluta, snobba o addirittura ostacola le passioni del figlio considerandole "sciocchezzuole adolescenziali che gli passeranno".
Fare i genitori è dannatamente difficile. E ritengo che i genitori siano spessissimo egoisti, quantunque in maniera sottile e senza nemmeno accorgersene. Per questo io non ho voluto avere figli, anche se le occasioni le ho avute... Ma lasciamo stare questa storia personale.
Un po' ingenua mi pare l'affermazione:
"(anche se in questo forum ho letto che i criceti non sentono la necessita di fare figli, ma allora perche si accopiano ad ogni occasione???ndr)"
A parte che, a meno che tu sia un redattore, "ndr" non è corretta (ma fa nulla...), non credo che gli animali avvertano le "necessità" che vadano oltre l'immediato: avvertono la fame, la sete, il dolore, la stanchezza... La necessità di eternare la specie no, senza dubbio. E non è nemmeno vero che si accoppiano ad ogni occasione: hanno i loro periodi, in natura per esempio i criceti si accoppiano solamente una volta l'anno (se l'anno fosse molto caldo e ricco di cibo, al massimo due), all'inizio della primavera, in modo che i cuccioli nascano quando le condizioni sono più favorevoli. E comunque, non parlerei di "amore" nell'atto riproduttivo per i criceti, mi pare un'antropizzazione dell'animale.
Saluti,
Théoden
-- 21/05/12, 16:32 --
gabrylive ha scritto:il desiderio di procreare non penso te lo inculchi la società...
Credo ci siano poche cose più evidentemente inculcate dalla società... In certi periodi storici TUTTI dovevano sposarsi e avere figli, omosessuali compresi. Si pensi all'età Vittoriana in Inghilterra... Nella Cina di Mao, il Grande Timoniere incitava i Cinesi a fare più figli possibile per essere sempre più forti (tant'è che poi si è dovuti ricorrere al controllo delle nascite, che follia!). Oggi che viviamo in un'età consumistica, "egoistica", c'è l'idea che si debba fare un figlio solo dopo una certa età, anche per potergli dare tutto... Ma in generale, prima ti devi divertire ("l'utero è mio e lo gestisco io", starnazzavano le femministe non troppi anni fa)...
Non è un caso che in certi romanzi distopici, ambientati in un futuro non troppo lontano in cui tutto è regolamentato dal governo, la riproduzione viene gestita dallo Stato e gli umani non avvertono minimamente la necessità di procreare.
L'istinto c'è, ed è un retaggio dell'umanità, ma credo che in buonissima parte sia foggiato, modellato e determinato dalla società, al solito in maniera subdola, senza che nemmeno ce ne accorgiamo.
Saluti,
Théoden
Multa non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus sunt difficilia (Seneca).