Pigghy14 ha scritto:Certo i crici non sono tutti uguali, verissimo, pero' e' una cosa risaputa che non sopportano di sentirsi qualcosa addosso. Se poi questa cosa e' appiccicosa o oleosa peggio che andar di notte. Nel caso del collirio va messo per forza negli occhi. Ok. Ma un antibiotico pero' oltre che esser somministrato localmente sulla parte da curare potrebbe essere un farmaco che si assume per via orale. Magari con un aroma interessante per loro, cosi' gli metti la goccina in bocca, gli piace, non gli dai fastidio e non lo porti a martoriarsi la pelle e a peggiorare la situazione. Era solo un esempio. Poi magari l'unico modo per una determinata patologia e' trattare localmente, non so.
Ma qui dovrebbe essere il veterinario ad evitare inutili stress la dove si puo' ovviare con un'altra terapia o a spiegarti che e' l'unico modo di curarlo. Pero' mi sa tanto che ad alcuni di loro, ( tranne quelli proprio fantastici con un amore, una passione ed una vocazione immensi, oltre ad una preparazione allucinante ed una bravura assurda ), a mio avviso non interessa piu' di tanto sbattersi in questo senso.
Ogni volta gli devi fare 6000 domande, cavargli le parole di bocca con le pinze. Se per caso gli dici "secondo me questo trattamento creera' problemi" ti dicono "ma nooo". A loro non interessa.. perche' poi tanto te lo devi gestire tu il cricio!
Minimizzano e semplificano tutto. E ti fanno sentire paranoica. Non e' giusto!
Non è così semplice.
Anche prendendo un veterinario bravo, è una persona.
Fa un lavoro davvero impegnativo, sia per le competenze necessarie, sia per quello che si trova davanti.
Animali che soffrono, che stanno male....... poi la vita è quella che è, ha una fine e tutti arrivano lì. Il vet vede tutta la parte peggiore, cioè quella in cui l'animale sta male e poi muore.
E il tutto da un appuntamento all'altro, da un caso all'altro, con magari con di mezzo delle emergenze. Lo stress, le situazioni difficili (i proprietari... che spesso rendono le cose ancora più difficili....), la stanchezza.
Non è semplice, bisogna essere persone toste per fare bene un lavoro di questo genere.
La mia vet dice che quando la stanchezza diventa troppa, bisogna saperlo riconoscere e fermarsi, se no si fanno solo guai...........
Ci sono tante cose da valutare.
Ci sono anche parecchi veterinari, che come competenze sarebbero ottimi, ma che ...... poi incappano in queste cose e diventa sconsigliabile affidargli il proprio animale........
Poi c'è la scelta della terapia da fare. Ogni cosa ha i suoi pregi e i suoi effetti collaterali sia generali sul fisico, sia sulla qualità di vita dell'animalino (il discorso dei grattamenti di un criceto....). Bisogna valutare i pro e i contro e prendere la decisione più opportuna per quel determinato caso.
Ad esempio, nel caso del collirio. Può essere deciso di sostituirlo con un farmaco somministrato per via orale, ma ha effetto più lentamente e va a caricare il fisico di altri effetti collaterali. Il vet, a seconda della situazione, con le sue competenze professionali e la sua sensibilità individuale, decide cosa è meglio. Ha i protocolli terapeutici e li adatta alle situazioni nel modo migliore.
Non è semplice per nulla........
Io sono in attesa dell'esito dell'esame istologico di Pedro e ovviamente sono sulle spine....
Probabilmente è arrivato. Ma so che la mia vet ha delle giornate molto frenetiche, impegnative, una delle vet che lavorano per lei e che fa un grosso lavoro, è fuori per un corso. Deve essere sostituita da lei e dalle colleghe.......
Aspetto domani a telefonare.........
Il sabato, se non ci sono emergenze, è una giornata più tranquilla.
Se fosse un'emergenza, la troverei subito. Ma visto che se so domani, per Pedro non cambia nulla, posso aspettare.........