E questa e' una fortuna ! Io ho dorati che se non li libero la notte mi spaccano i timpani con il rosicchiare la gabbia. Alle 23:00 puntuale come la morte, Pulcione dall'alto dei sui 2 anni e piu', mi martella il cervello con i denti contro la gabbia ( e sfido chiunque abbia un dorato a dire il contrario ), a quel punto preso per sfinimento, libero Pulcione in casa per tutta la notte e metto Paciugo libero in un altra stanza... Alla mattina verso le 05:30 uno di loro che e' libero in camera da letto, mi sale sul letto e mi calpesta ! La mia vita e' ormai una fuga dalle molestie cricetiche......ebson ha scritto:@ Federico:
Ci sono dei criceti nani che preferiscono non uscire dalla gabbia...lo dice anche Die Brain. In questo caso, meglio non forzarli.
Per te è una fortuna, visto che avresti poco tempo da dedicare alle libere uscite a causa dei tuoi orari di lavoro.
Ma mi pare che con Albertino tu abbia avuto anche un'altra fortuna: è un criceto che accetta le novità senza provare stress, anzi, ne ha piacere! E' un criceto vivace e curioso, che ti dà delle soddisfazioni. E bisogna ammettere che te lo meriti, perchè hai fatto tanto per lui. Non hai mai comperato arredi a vanvera, ma solo dopo esserti informato, perciò non hai fatto errori.
Quando leggo i tuoi resoconti sul forum, mi viene in mente che all'inizio non volevi saperne di avere un "topo" in casa, e non osavi neppure toccarlo! E adesso guarda come ti sei ridotto...un povero malato di cricetite cronica.
Sposo tutto quello che dici, ma non perche' ho un debole per te, ma perche' quello che hai scritto sopra lo verifico tutte le sere ed e' proprio cosi'. Quindi, utenti di Mondocriceto, se decidete di tenere un dorato, sappiate che almeno dal tramononto a notte inoltrata DOVRETE lasciarli scorrazzare per casa, con voi che DOVRETE vigilare o almeno eliminare i pericoli per lui, seno' come dice @ebson avrete solo uno zombie in gabbia che si lascia vivere e assomiglia vagamente a un criceto..ebson ha scritto:@ Marcone:
I dorati sono molto diversi dai nanetti. Per loro lo spazio ed il movimento sono quasi una questione di vita o di morte .
DB dice che un dorato, anche se vive in una gabbia di m 1 x 2, ha comunque necessità di essere liberato per almeno 2 ore tutti i giorni. Per il proprietario è un bell'impegno, anche perchè il dorato potrebbe svegliarsi molto dopo la mezzanotte, pieno di energia e di voglia di correre, ed il povero umano dovrebbe restare sveglio a guardarlo correre fino alle 2 - 3 del mattino.
Questo, se si vuole che sia un criceto felice. Ma quasi nessuno può fare un simile sacrificio. Anzi, molti dorati passano la loro vita in una gabbia senza mai uscire. Il proprietario è convinto in buona fede che il suo dorato sia contento, perchè la gabbia è lunga 1 metro. Magari non morde nemmeno le sbarre, e questa viene ritenuta la prova che non è stressato.
Ma il povero dorato non è tranquillo e sereno, e tantomeno soddisfatto della sua situazione. Si sta semplicemente rassegnando al suo destino, come farebbe un condannato all'ergastolo. Si lascia vivere, anche perchè non ha altre possibilità, perdendo lentamente tutti i suoi istinti da criceto e diventando una specie di zombie.
Forse io drammatizzo un po' la situazione. Forse davvero un dorato può passare la sua vita in gabbia senza soffrirne troppo.
Ma certamente non sarebbe felice.
Se io non avessi potuto lasciare liberi i miei dorati per tutta la notte, non li avrei adottati, oppure avrei scelto dei nanetti.
Pulcione e Paciugo sono proprio fortunati .
.... Ok grazie per la dettagliata risposta alla mia sciocca domanda.Marcone ha scritto: @Federicom 73, diciamo che il fatto che salgano sul letto un po' me lo cerco; nel senso che proprio per evitare il rischio schiacciamento durante il mio sonno ho cura alla sera di sollevare lenzuoli e coperte dal pavimento, ma alla mattina al primo dormi-veglia le calo a terra e loro non resistono e salgono mentre io non sto piu' dormendo pesantemente e posso percepire la loro presenza. Certo non vengono a darmi il buongiorno, ma e' piu' facile lo facciano secondo l'equazione base: Odore e rumore di uomo = Pinoli, ciliegia, anguria, grattate. Ma e' comunque una prova di fiducia che mi gratifica..
Eh certo: lo scarto evolutivo tra cane è uomo e' minore rispetto a quelli tra uomo e roditore. I roditori sono gli unici mammiferi sopravvissuti a quel meteorite che ha sterminato i rettili dinosauri. E noi, quindi, in quanto mammiferi discendiamo da quei roditori. Nel DNA di ciascuno di noi c'e' ancora qualcosa di topo..... Quindi avere riconoscimento dalla specie piu' lontana e parente a noi, e' qualcosa di magico. Con i cani, piu' vicini nel tempo a noi e' piu' facile, con i roditori dai quali discendiamo e piu' lontani a noi e' piu' difficile ed e', quindi, maggiore la soddisfazione a essere riconosciuti...Federicom73 ha scritto: .... Ok grazie per la dettagliata risposta alla mia sciocca domanda.
Di sfuggita, ti capisco benissimo.
Io rimango un mezzo neofita, con un nanetto ingabbiato al quale dedico il poco tempo che mi è concesso.
E - come esplicitato nei miei ultimi post - un nanetto che mostra , paradossalmente, scarso gradimento per le libere uscite.
Però, detto ciò, solo noi "cricetisti" possiamo conoscere bene certe piccole/grandi gratificazioni del tutto personal/intime .....ed apprezzarle nella loro, "stupida" , interezza.
Forse (lo ha ben sottolineato @ebson) , ancora di più le apprezza uno come me... Folgorato sulla via di Damasco... Nato cricetista per forza... Mio malgrado... Inizialmente del tutto controvoglia.... "Ahibo' il topo".....E , successivamente, cresciuto cricetista per curiosità ed amore, spontanei e non forzati.
Per spiegarmi meglio con un esempio: è abbastanza scontato e facile che un cane (animale superbo, dignitoso, 'superiore') si affezioni al suo capobranco sapiens, se ben trattato. Si fidi. Gli mangi in mano. Gli riporti il bastone. Ecc.
Non lo è altrettanto che un timido e pauroso sorcetto , completamente disarmato, "mi salti" tranquillamente addosso, si prenda il semino e non senta il bisogno di scappare subito da quella mano che potrebbe stritolarlo come una meringa , senza aver fatto mai palestra.