Eh...io, a parte il ww Nappo, ho sempre avuto dei dorati, che sono i criceti più solitari e territoriali. Non sono tutti uguali: ce ne sono alcuni che danno una certa confidenza, e alcuni si lasciano anche coccolare. A me sono capitati sempre quelli scontrosi e solitari, ed Ugo è il più solitario di tutti. Eppure è proprio questo loro carattere che mi attira. Mi affascina che un animalino così piccolo, che in natura è una preda, possa avere un'indole così riservata e solitaria. Non ha bisogno di nessuno, non sente la necessità di avere dei compagni o delle amicizie, è felice se può vivere come piace a lui, senza un padrone che lo riempia di smancerie e svenevolezze. Però accetta con sussiego di essere servito e riverito, che gli si prepari i suoi manicaretti preferiti e gli si tenga l'habitat pulito, naturalmente senza disturbarlo mentre dorme.
Quando ho adottato Nappo, non ero preparata ad un carattere così diverso. E non ero nemmeno abituata a coccolare un criceto. Io mi mettevo sdraiata sul pavimento della mia camera, e lasciavo fare a lui. E lui mi camminava addosso mentre io trattenevo il fiato, e sentivo i suoi baffi farmi il solletico sul viso. Una sensazione meravigliosa. Non lo avrei mai preso in mano per fargli le carezze: gliele facevo solo se era lui a venirmi sulla mano. Così ero sicura che le coccole gli piacessero, e che non le "sopportasse".
Non sono la più adatta a dare consigli su come fare amicizia con un nanetto. Posso solo dire che io non lo costringerei MAI a fare qualcosa. Quando sento che qualcuno parla di "addestrare" un criceto, mi vengono i brividi.
Tu lasciati guidare dal tuo amore e dal tuo istinto, cercando di lasciarlo libero di essere un criceto, senza farlo diventare una specie di giocattolino addomesticato.
Quanto ai premietti, scoprirai da sola i suoi gusti: un pezzetto di noce, un pinolo....ma alcuni criceti amano anche il farro, l'orzo, un pizzico di semi di lino.