Cari Tutti,
periodicamente qualche utente assiste ad una scena raccapricciante in un negozio: animali tenuti male, in cattive condizioni igieniche, in spazi troppo ristretti e quant'altro. Inevitabilmente ci chiedono che si può fare in questi casi e se si può fare una denuncia. Per non dover ripetere ogni volta le stesse cose, ho pensato di aprire questo filone globale, di modo che sia sempre sotto gli occhi di tutti.
Per prima cosa: sappiate che purtroppo è molto probabile che si possa fare assai poco. La prima mossa sarebbe quella di parlare col proprietario del negozio e *gentilmente* fargli notare che cosa non va. Al 90% il proprietario se ne infischierà, anzi, sovente minaccia di chiamare i vigili o di buttarvi fuori dal negozio.
Se volete ricorrere alle vie legali, occorre raccogliere prove e testimoni in maniera ineccepibile. Se possibile, fotografate quello che non va (oggi coi telefonini è più facile) e abbiate uno o più testimoni. Possibilmente, i testimoni dovrebbero essere autorevoli: veterinari e/o esponenti di associazioni animaliste di una certa fama come LAV, ENPA, etc.
Altra cosa importante è conoscere gli estremi di legge (meglio documentarsi prima). Mi spiego: se telefoni alle forze dell'ordine e dici che in un negozio tengono male dei criceti, puoi stare sicuro che non muoveranno un dito. Se però dite: "Nel negozio tal dei tale si viola la legge tal dei tali, come documentato dalle prove in mio possesso e testimoniato da...", potrebbero prendervi sul serio.
Come ci si documenta? Ecco, al di là delle leggi nazionali, ogni Regione dispone di regolamenti propri sulla detenzione ed il commercio degli animali da compagnia. Per esempio, l'Emilia-Romagna ha emanato, pochi anni fa, un dettagliato elenco dello spazio MINIMO che deve essere concesso ad ogni animale a seconda della razza e delle dimensioni. Ovviamente non potete portare il righello nel negozio, ma se lo spazio è PALESEMENTE inferiore al minimo, avete un parametro oggettivo per fare la denuncia. Per trovare queste disposizioni di legge, potete rivolgervi all'Ufficio per i Diritti degli Animali, ce n'è uno in ogni provincia italiana.
Tutto questo, s'intende, dovrebbe servire a spaventare, o quantomeno infastidire, l'esercente, il quale, per non avere beghe, magari farà il minimo indispensabile per migliorare le condizioni degli animaletti. Insomma, se dite al negoziante che non rispetta la legge tal dei tali e che rischia una denuncia, magari si dà una regolata. Ricorrere alla giustizia dovrebbe essere una extrema ratio.
Anche nel caso in cui sporgiate denuncia, non pensate che qualcuno vada in galera: l'effetto voluto è quello di colpire il negoziante nel portafoglio, per costringerlo a trattare meglio gli animali. A tale scopo, la cattiva pubblicità è forse l'arma più efficace.
Infine, vi rammento che l'Associazione Italiana Criceti, quando può, è sempre disposta a dare una mano. Segnalateci pure eventuali casi di negozi incompetenti, vedremo se possiamo fare qualcosa.
Théoden